Per fare conoscere la produzione culturale che ha dato sostegno a una professione. Da questo punto di vista rappresenta una testimonianza e ha un valore storico.
Vediamo: i presidi non possono né scegliere né valutare perché vanno per simpatie o per clientelismo. I genitori? Non hanno nessuna competenza. Gli alunni? Figuriamoci! Gli ispettori? Si, ma al massimo possono valutare un insegnante per scuola e neanche. Il collegio docenti o una commissione ad hoc sempre del collegio docenti? Scontri e divisioni per fazioni, ammesso che arrivino a decidere. Conclusione? Quel poco che alla scuola viene va distribuito in misura (minima) uguale per tutti. Come si è sempre fatto finora. Alla faccia (soddisfatta) del lavativo e a quella (un po' meno) di chi alla propria professione ci crede con impegno (Antonio Boscato)
Storicamente, il Preside nella scuola dai docenti è sempre stato classificato o come un rompiscatole o un rompi-niente (categoria questa solitamente assai più apprezzata dai suoi dipendenti).
Da diversi anni è stato sostituito dalla figura del Dirigente scolastico: il dirigente sceriffo o il dirigente padrino (non ancora)? Mah!
FRIENDS TOGHETER
Le ordinarie e straordinarie avventure di una banda di tredicenni in quel di Castelvalle
I nostri lettori incontrano qui una terza media immaginaria, in una immaginaria cittadina e un gruppo di tredicenni che ogni giorno devono fare i conti con i problemi quotidiani, talvolta semplici, talaltra complicati: il rapporto odio-amore con gli insegnanti (dove, fortunatamente, l’amore ha nettamente la precedenza), i quotidiani conflitti con i genitori per la conquista di nuovi spazi di autonomia e soprattutto la normale (ma per loro eccezionale), impresa di fondare una indispensabile comunità di amici, che scoprono come diventare grandi insieme. Così, le quotidiane normali vicende scolastiche e familiari diventano non raramente “straordinarie” avventure di scoperta, avventure di un anno scolastico che rimarrà indelebile nella loro vita: l’anno dei primi grandi amori, del primo bacio dato con tremore e con grande emozione, l’anno in cui definitivamente ci si lascia alle spalle l’infanzia e si entra in una adolescenza che attira, affascina, ma, come naturale, anche impaurisce perché ancora sconosciuta.
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